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Milano in questo periodo dell’anno pare quasi emettere un lungo sospiro di sollievo e, nonostante il tempo capriccioso, sembra scrollarsi di dosso un po’ di grigiume e fibrillazione. Persino la gente che resta appare più tranquilla, il passo un po’ meno veloce, la guida un po’ meno impetuosa. A volte magari ci accorgiamo che si può davvero vedere, osservare qualcosa che di solito degniamo solo di uno sguardo distratto. Si ha quasi l’impressione che la città stessa, dopo un anno di lavoro frenetico, voglia rilassarsi e – a dispetto dei cantieri – ritrovare ciò che era un tempo. A mio parere questo è il momento migliore per visitare Milano, non solo andando a caccia di negozi e locali alla moda, ma cercando tutti quei luoghi che ci raccontano timidamente le storie di una Milano sparita. Possiamo magari passeggiare pigramente lungo Via Meravigli e Corso Magenta per scoprire la Torre del Circo Romano e le stradine pittoresche. Passando per Via Torino si può visitare la bellissima chiesa di San Satiro con il suo stupefacente abside bramantesco e, tra un negozio e l’altro, si può fare un salto per vedere la Piazza del Santo Sepolcro con la sua antichissima chiesa. Coloro che amano le gite fuori porta possono continuare il percorso visitando le abbazie di Chiaravalle, di Monlué, di Viboldone e di Morimondo, tutti luoghi carichi di storia e pieni di bellezza, che solitamente dimentichiamo proprio perché così vicini a casa. Tempo permettendo, possiamo godere di un panorama spettacolare sulla pianura da Montevecchia, la vista val bene l’arrampicata. Infine, dopo aver tanto camminato, possiamo riposare le nostre stanche membra a San Pellegrino, ridente località montana conosciuta in tutto il mondo per le sue acque. Un tempo però, quando Milano era ancora una città d’acqua, avremmo potuto nuotare presso i lussuosi Bagni di Diana, “stabilimento per la scuola del nuoto” e modernissima piscina pubblica completa di caffè, salone per le feste, ippodromo e tiro al segno. I suddetti Bagni di Diana furono sacrificati per far posto all’Hotel Kursaal Diana, inaugurato nel 1908 ed ora chiamato Sheraton Diana Majestic. Ma – tornando a noi – tutti questi giri fanno venir fame e, complice anche il tempo variabile, mi è venuta voglia di cucinare una torta morbida e golosa… e allora, dopo tante cose belle cosa c’è di meglio del Cibo degli Dei? Ecco quindi la torta al cioccolato senza farina.

Ingredienti:
200 gr di cioccolato fondente
120 gr di burro
140 gr di zucchero
10 gr di cacao amaro in polvere
4 uova
2 cucchiai di latte
1 cucchiaio raso di maizena
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale

Innanzitutto sciogliere a bagnomaria il burro ed il cioccolato fondente tagliati a cubotti e lasciar intiepidire mescolando di tanto in tanto. Montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, dopodiché aggiungere la vanillina, il cacao e la maizena, sempre mescolando. Unire il latte ed infine il cioccolato e il burro fusi. Montare a neve non fermissima gli albumi con il pizzico di sale ed unirli al composto rimestando delicatamente dal basso verso l’alto. Versare il tutto in una tortiera imburrata e cuocere a 180°C per 20-25 minuti (la torta deve restare morbida all’interno). Lasciate raffreddare e, se vi piace, potete servire con del gelato oppure dello yogurt greco con mirtilli o lamponi freschi.

TermeMix

P.S. Ringrazio “Milano Sparita” e “Milan l’era inscì” per le bellissime foto della Vecchia Milano.

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