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~ La tradizione che incontra la passione e la fantasia!

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Archivi tag: Lievito Madre

Pane indiano chapati in padella con esubero di Lievito Madre (licoli)

04 martedì Ago 2015

Posted by Admin in Pizze e Focacce, Ricette con Esubero di Lievito Madre

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Pane Chapati

Il Lievito Madre, mostrandoci ogni volta la sua piccola grande magia, ci ricorda che siamo parte di un Universo e ci richiama un pochino l’eterno ciclo del rinnovarsi della vita. Tant’è vero che il Lievito Madre è vivo a tutti gli effetti e – in quanto tale – mi spiace assolutamente buttarlo anzi, come mi dicevano da piccola “Buttare è peccato”! Cerco quindi ogni volta di inventarmi e provare nuove ricette, sia per utilizzarlo quando ha ancora una buona forza, che per recuperarlo quando ha ormai perso ogni potere lievitante. Quella che vi sottopongo oggi è una delle nostre ricette più collaudate e preferite, un modo semplice, simpatico e veloce per riciclare il Lievito Madre (in questo caso il Licoli). Avevamo già provato più volte le famose piadine ma – preferendo una consistenza più “grezza e croccante” – abbiamo sperimentato fino ad ottenere la consistenza desiderata. Il risultato? Una sorta di Pane Chapati che, se cotto qualche minuto in più diventa una specie di Focaccia Croccante senza lievito. Un impasto molto rapido e facile, che ci consente di ottenere una pasta particolarmente leggera e sfiziosa. L’unico trucco? Cuocerlo a fuoco medio/alto con la padella caldissima. Si adatta facilmente ad un aperitivo, un buffet, una cena leggera e…può perfino diventare una pizza in padella! Vediamo quindi la semplicissima ricetta.

Ingredienti per 4 chapati/focacce croccanti:
80 gr di Licoli non rinfrescato
60 gr di farina 0
140 gr di semola rimacinata di grano duro
30 ml di Olio EVO
80 ml di acqua
½ cucchiaino di sale

Versare in una ciotola il lievito non rinfrescato appena tirato fuori dal frigorifero, aggiungere le farine, l’olio, l’acqua e il sale. Impastate tutti gli ingredienti fino ad amalgamare bene il tutto poi passare sulla spianatoia infarinata e lavorare l’impasto per alcuni minuti, in modo che risulti liscio, sodo e omogeneo. Formare una palla, avvolgere in una pellicola trasparente e far riposare per 30 minuti circa in frigorifero (se avete fretta quest’ultimo passaggio si può saltare). Terminato il riposo mettere innanzitutto su fuoco vivace una larga padella antiaderente (che avremo precedentemente unto con poco olio EVO steso con un pennello da cucina o un foglio carta assorbente).Fatto ciò proseguiamo dividendo la palla in quattro piccole palline che stenderemo sottilmente con l’aiuto del mattarello su una spianatoia ben “insemolata”. Cuocere due minuti circa per lato, finché non vediamo la forma gonfiarsi (e fino ad ottenere la consistenza desiderata), girare ed eventualmente condire con pochissimo olio EVO e una puntina di sale. Sono ottime ancora calde ma – se ci arrivano – si conservano tranquillamente anche per il giorno successivo.

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Brioches con esubero di lievito madre

16 lunedì Mar 2015

Posted by Admin in Lievitati Dolci, Ricette con Esubero di Lievito Madre

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Brioches, brioches con esubero di lievito madre, colazione, Cornetti, dolci, dolci a domicilio, facile, genuino, germe di grano, leggero, licoli, Lievito Madre, light, merenda, Milano, ricette con lievito madre non rifrescato, ricette facili, semplice

BriochesEsuberoLicoli

L’autunno è sicuramente una delle stagioni che prediligo, ma la primavera resta in assoluto la mia stagione preferita. Amo particolarmente spiare il lento allungarsi delle giornate, sentire l’aria farsi più tiepida, osservare la natura che gradatamente si sveglia, vedere che grandi e piccini passano più tempo all’aperto e che i colori freddi dell’inverno lasciano piano il posto agli sgargianti colori primaverili. Certo con meno impatto rispetto alla campagna, ma questa “rinascita” può essere notata anche in città: l’occhio per la moda e per il make up può tranquillamente diventare “multitasking” e dedicarsi anche un po’ alla natura. D’altronde Madre Natura resta creatrice, dea e musa ispiratrice al contempo e quando si arrabbia può capitare che tiri fuori anche un pizzico del suo lato da “matrigna”… ma speriamo che questo non accada! Del resto in questa stagione Madre Natura è in tutt’altre faccende affaccendata, ce ne accorgiamo se ci avviciniamo ad un arbusto, un albero, un prato o una siepe. In questo periodo ci sono boccioli, fiorellini e gemme ovunque, una silente armonia che festeggia la vita e l’arrivo della primavera. Arriva quindi il sole – altro grande protagonista di questo miracolo – farsi ogni giorno più caldo mostrandoci al crepuscolo i suoi colori più brillanti e belli. Sembra impossibile ma si riesce a vederlo anche in città, magari sull’autobus, mentre fa capolino da dietro un palazzo, lo scorgiamo in fondo all’orizzonte nascosto da una montagna o riflesso su un lucente e nuovissimo grattacielo. Considerato il periodo, questo è anche il momento ideale per rimettersi in forma dopo il grigiore dell’inverno. Possiamo finalmente pensare a lunghe passeggiate, a giri in bicicletta, a domeniche al parco, gite fuori porta e – per i più sportivi – anche trekking o camminate in montagna. Dopo una bella camminata possiamo fermarci per una meritata pausa ristoratrice e mangiare qualcosa di sano, nutriente e magari anche fatto da noi. Ecco che le nostre brioches fatte con esubero di lievito madre vengono in nostro soccorso: una ricetta semplice e genuina, in cui gli ingredienti, l’impasto e la lunga lievitazione ci aiutano ad ottenere un prodotto durevole e fragrante nel tempo.
Oltre all’attività fisica, possiamo aiutare il nostro organismo bevendo la mattina a digiuno il succo di mezzo limone con un bicchiere di acqua tiepida. Questo semplice e profumato agrume è un potente alleato della nostra salute, anche perché assunto la mattina a digiuno può apportare notevoli benefici. Sono infatti numerose le sue proprietà salutistiche: depura l’apparato digerente, stimola il metabolismo, migliora la digestione, aiuta a riequilibrare i livelli di pH, contribuisce a pulire la pelle dall’interno, disintossica l’organismo e – least but not last – favorisce la perdita di peso. Quindi buona primavera a tutti!

Ingredienti per 12 brioches:

300 gr di farina (io di solito uso la 0 rinforzata per pizza)
80 gr di latte
120 gr di licoli non rinfrescato
120 gr di zucchero
50 gr di burro
1 uovo intero
1 cucchiaino di malto d’orzo
Un pizzico di sale
1 cucchiaio di germe di grano

Nel tardo pomeriggio (alle 18/18.30 ca.) inizio la preparazione.
Intiepidire il latte e versarlo in una capiente ciotola insieme all’esubero di lievito madre. Aggiungere il malto d’orzo e mescolare velocemente fino a formare un po’ di schiumetta. Versare il burro sciolto, lo zucchero, l’uovo, il sale e il cucchiaio di germe di grano e mescolare nuovamente. Unire gradatamente la farina setacciata e lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo. Coprire con pellicola trasparente e far riposare nel forno con la luce accesa per circa 30 minuti. Terminato il riposo stendere l’impasto e formare un disco dello spessore di circa ½ centimetro, tagliare il disco in 12 triangoli ed fare un ulteriore taglietto (di circa 2/3 cm) alla base di ogni triangolo. Eventualmente farcire la brioches con marmellata o crema di nocciole. Arrotolare schiacciando le estremità della base per sigillare il ripieno e chiudere tirando il vertice del triangolo e finire di arrotolare il triangolino. Posizionare i cornetti ben distanziati su una teglia ricoperta di carta forno e lasciarli lievitare in forno con la luce accesa per tutta la notte. Al mattino spennellare la superficie con del latte e dello zucchero di canna e cuocere a forno statico, 180° per circa 15-20 minuti (controllare la cottura)

Nella planetaria: versare nella ciotola della planetaria l’esubero di licoli, il latte tiepido e il malto d’orzo. Avviare a bassa velocità fino a sciogliere il lievito e formare una leggera schiumetta. Unire ora burro sciolto, lo zucchero, l’uovo, il sale e il cucchiaio di germe di grano ed avviare nuovamente con la foglia bassa velocità. Sostituire la foglia con il gancio e versare a più riprese la farina aumentando gradatamente la velocità . Terminare l’impasto utilizzando il gancio a media velocità e continuare per altri 5 minuti circa, fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea. Continuare poi come descritto sopra.

BriochesAperta

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Focaccia Dolce all’Uva con Zucca e Noci

19 mercoledì Nov 2014

Posted by Admin in Lievitati Dolci, Ricette con la Zucca

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dolci, dolci a domicilio, Dolci con la zucca, focaccia dolce, genuino, licoli, Lievito Madre, Milano, noci, olio EVO, olio extra vergine d'oliva, prodotti da forno, schiacciata dolce fiorentina, semplice, senza burro, uva, zucca

FocacciaDolce Era da tempo che volevo provare questa ricetta, una delle tante che ci racconta di una Toscana che stà forse scomparendo. Tante pietanze della tradizione, della Toscana in generale e fiorentine in particolare, ci tramandano una cucina contadina, semplice, saporita ma allo stesso tempo povera e di recupero. Basti pensare alla Pappa col Pomodoro, alla Ribollita, alla Zuppa col Cavolo Nero, al largo uso di frattaglie e – non da ultimo – al famoso Panino col Lampredotto, che i fiorentini mangiano abitualmente mentre noi turisti assaggiamo con curiosità. Queste peculiarità le possiamo però ritrovare nella gastronomia di tutte le nostre regioni, caratterizzate anche dal sapiente utilizzo di prodotti locali, proprio quei prodotti e quella gastronomia che ci hanno resi celebri nel mondo. Forse nell’era della globalizzazione si rende necessario guardare ancora di più al Locale? Io credo di sì, specialmente se consideriamo la particolarità del percorso italiano nei secoli. La nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra musica operistica e la nostra arte rappresentano – che lo si voglia o no – la nostra identità e il nostro più grande patrimonio. Conoscere ed apprezzare queste cose significa, a mio parere, conoscere ed apprezzare noi stessi, un po’ come hanno sempre fatto tanti altri popoli sia in Europa che altrove. Certo, le cose da sapere sono tante, ma con un po’ di sana curiosità si arriva sempre ovunque! Nel caso specifico ho pensato di fare qualche ricerca sulle Arti in cui eccelleva la Firenze di un tempo. Ci restano testimonianze certe che già nelle antiche civiltà (come gli assiro-babilonesi, i cinesi, i greci e i romani) esistevano associazioni che riunivano gli appartenenti alla stessa categoria professionale allo scopo di avere un peso maggiore all’interno della società. In seguito alla caduta dell’Impero Romano – e fino all’avvento dei Comuni – furono i monasteri a custodire la sapienza degli antichi mestieri. Le Arti iniziarono a riunirsi in Corporazioni nel corso del ‘200, tra le prime troviamo proprio quelle artigiane che furono di fondamentale importanza per lo sviluppo economico ed artistico della città. A Firenze la prima Arte a costituirsi in Corporazione fu Calimala, cioè l’Arte della Lana, nata nel 1150, ma già nel 1193 si potevano contare ben sette corporazioni. Per iscriversi era necessario seguire delle regole precise: sostenere un esame specifico davanti ai membri dell’associazione, discendere da una famiglia appartenente alla stessa Corporazione e da ultimo bisognava pagare una tassa. Ogni Arte aveva il proprio Statuto, ossia un ordinamento che aveva a tutti gli effetti il valore della Legge, mentre nel 1312 venne istituito un Tribunale (detto della Mercanzia) il cui compito principale era quello di giudicare le cause relative ai fallimenti dei vari mercanti. Gli artigiani ed i mercanti fiorentini iniziarono presto a trattare e scambiare merci con tutta Europa. Tessuti semilavorati arrivavano dalla Fiandre e dalla Francia, mentre l’allume per la tintura giungeva da Oriente. In questo modo i fiorentini ricavavano le stoffe preziose per cui erano famosi nelle corti di tutto il continente. I membri delle varie corporazioni si ritrovarono a gestire importanti rapporti commerciali, cosa che li condusse in breve tempo al governo della Repubblica Fiorentina, avviando tutta una serie grandi opere che restano tutt’oggi a testimonianza dello splendore e della ricchezza raggiunti in quel periodo dalla città.

Apprestiamoci ora a parlare della mia rivisitazione della schiacciata o focaccia dolce all’uva.

Ingredienti (per una teglia di cm 30 x 22):

600 gr di uva nera

500 gr di farina

150 gr di licoli (rinfrescato e maturo)

1 cucchiaino di malto d’orzo

1 pizzico di sale

1 uovo

150 gr di zucchero

100 ml di latte

250 gr di zucca cotta al forno e frullata (peso a crudo)

40 ml di olio EVO

1 pizzico di cannella

Zucchero di canna per spolverare

40 gr di granella noci

Versare in una capiente ciotola il latte tiepido ed il cucchiaino di malto, rovesciare il licoli e mescolare con una spatolina in modo che faccia un po’ di schiumetta. Aggiungere l’uovo, un pizzico di cannella e la zucca frullata (lasciata scolare e privata della sua acqua), il tutto continuando a mescolare. Unire gradatamente la farina setacciata con lo zucchero e, sempre rimestando, versare l’olio EVO e il pizzico di sale. Lavorare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formare una palla e far riposare l’impasto per 30 minuti sulla spianatoia infarinata. Dopodiché dare un giro di pieghe a tre (come spiegato qui dal Maestro), disporre in una ciotola (precedentemente spennellata con Olio EVO) e coprire con pellicola trasparente. Far lievitare per almeno 3 ore nel forno spento con la luce accesa. A lievitazione avvenuta dividere l’impasto a metà e stenderlo sulla spianatoia, posizionare la prima metà nella teglia rivestita di carta forno, adagiare delicatamente gli acini d’uva, spolverare di zucchero di canna e ricoprire di granella di noci. Posare sopra l’altra metà di impasto, posizionare gli acini d’uva rimasti ben distanziati e spolverare sempre con lo zucchero di canna e la granella di noci. Lasciar lievitare nuovamente per almeno altre 3 ore, sempre in forno spento con la luce accesa. Cuocere a 180° per 40/45 minuti. Controllare la cottura, se la focaccia dolce dovesse brunirsi troppo coprire con della stagnola. FocacciaDolceFetta

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Chisulina, schisulina o chisolina, ovvero la schiacciatina mantovana con lievito madre

08 lunedì Set 2014

Posted by Admin in Lievitati Salati

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chisulini, cucina italiana, cucina regionale, dolci a domicilio, Domicilio, facile, focaccine croccanti mantovane, genuino, Lievito Madre, merenda, Milano, prodotti da forno, ricette con lievito madre, ricette conlicoli, ricette facili, ricette tradizionali, schiacciatine con strutto, schiacciatine mantovane, semplice

chisuliniok

Ebbene, per una volta ho ceduto anch’io alla tentazione di provare ad utilizzare lo strutto, sempre in limitata quantità naturalmente. Di tanto in tanto possiamo concederci il lusso di dimenticare le calorie per ricordare invece cose che altrimenti andrebbero perdute nei meandri della memoria collettiva. D’altronde non possiamo negarci un po’ di tempo per una piccola leccornia che – oltre al suo sapore inconfondibile – porta con sé anche l’aroma unico delle cose di una volta. Tempo per ricordare quando non c’era il “fast food” e quando tutto era davvero a chilometri zero. Tempo per ricordare le nostre radici, osservando quei volti così fieri e dignitosi. Tempo per rendersi conto che la semplicità e la continuità possono andare di pari passo col progresso e la tecnologia. I chisulini ci parlano di questo ed altro ancora. Ci svelano di serate trascorse ad osservare le stelle…quando le stelle si vedevano ancora, di spericolati bagni nel grande fiume – così generoso e temibile al contempo -, di una campagna verde e brulicante di vita, di scampagnate in bicicletta e – com’era quasi ovunque in Italia – di una cucina che era quasi un rituale familiare. La schiacciatina mantovana è una sorta di focaccina friabile e secca, bassa e croccante che gli scolari acquistavano dal panettiere prima di andare a scuola. Ne uscivano con il loro involucro di carta contenente la fragrante chisulina che profumava tutta la cartella in attesa dell’ora della merenda mattutina. La vera chisulina deve essere fatta con lo strutto, può anche essere fatta solo con Olio EVO, ma il sapore e la consistenza sono diversi. Al giorno d’oggi si vendono in confezioni di circa 300-400 grammi e quando si è in zona è d’obbligo farne scorta…anche perché solitamente durano molto meno del previsto! Andando al Fidenza Village si può infatti approfittare della vicinanza e fare un bel giretto esplorativo, le pittoresche cittadine ed il verde rigoglioso della campagna valgono bene una deviazione, senza contare che nel territorio si mangia benissimo. Coloro che non hanno mai assaggiato i tortelli di zucca potrebbero pensare ad una pausa enogastronomica prima o dopo lo shopping. Che dire poi dei salumi? Dovremmo aprire un discorso a parte solo per coppa, salame mantovano, pancetta e culatello. A circa 10 minuti dallo svincolo autostradale troviamo lo splendido borgo di Fontanellato – Bandiera Arancione del Touring Club Italiano – con la meravigliosa Rocca di San Vitale. Tra le meglio conservate in Italia, la Rocca ci permette di ammirare uno dei capolavori del manierismo italiano, ossia l’affresco del Parmigianino della “Saletta di Diana ed Atteone”. Per gli appassionati di antiquariato invece troviamo un bellissimo e vasto mercatino ogni terza domenica del mese. Volendo procedere, dopo circa mezz’ora si arriva nei luoghi tipici delle schiacciatine. Camminiamo sotto i portici di Guastalla ed ammiriamo la sorprendente e maestosa piazza di Gualtieri e, mentre torniamo indietro un borghetto coglie la nostra attenzione, un borgo dal nome simpatico e dal passato illustre ormai preda dell’oblio. Ecco Brescello, ed è subito storia, anzi commedia ma di quelle commedie un po’ amare per cui eravamo famosi noi italiani una volta. La commedia che ci racconta sorniona di miserie, disgrazie e calamità, la commedia che parla di gente orgogliosa ma che sa sorridere, la commedia che abbiamo ormai dimenticato ma che quando viene rispolverata fa venire ancora un pizzico di nostalgia. Di primo acchito la piazza pare più piccola del previsto, ma guardandola meglio la si scopre bella, curata e…incredibilmente giusta. Oltre alle architetture immutate solo due statue ricordano l’immemore fama, statue che pare vogliano muoversi e liberarsi, imprigionate in un attimo diventato eterno. Ma veniamo infine alla ricetta delle schiacciatine mantovane o chisulini.

Ingredienti:
380 gr di farina 0
150 gr di acqua a temperatura ambiente
140 gr di licoli rinfrescato
60 gr di strutto
60 gr di Olio EVO (nel mio caso autoprodotto)
12 gr di sale

Per prima cosa sciogliere il lievito nell’acqua e girare finché non si forma una schiumetta bianca. Aggiungere la farina ed unire a poco a poco i grassi, addizionare infine il sale e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. L’impasto sarà piuttosto unto e “sudato”. Rovesciare su una spianatoia infarinata lavorando e battendo brevemente l’impasto. Mettere in una ciotola e lasciar lievitare in un luogo tiepido per circa due ore. Trascorso questo tempo formare delle palline di circa 40-50 gr che provvederemo a stendere per dare loro la tipica forma ovale o rettangolare. Posizionare su delle teglie coperte di carta forno e lasciar lievitare per altre 2 ore. Accendere il forno a 200° ventilato e lasciar cuocere per circa 15-20 minuti. La schiacciatina deve essere dorata ma non brunita. Lasciar raffreddare completamente prima di mangiare, i giorni successivi sono diventate ancora più buone e croccanti!

Brescello2

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Rosa, rosae, rosae, rosam…Torta di Rose con Lievito Naturale e Yogurt

26 giovedì Giu 2014

Posted by Admin in Lievitati Dolci

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Brioches, cioccolato fondente, colazione, dolci, dolci a domicilio, genuino, lamponi, Lievito Madre, light, mandorle, merenda, Milano, prodotti da forno, ricotta, ricotta di pecora, roma, semplice, torta di rose, vacanze, yogurt

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Una rosa per una bellissima pagella,
Una rosa per una guarigione finalmente avvenuta,
Una rosa per un riconoscimento lungamente atteso e desiderato,
una rosellina – infine – spunta dalla borsa o dallo zaino, profumata e fragrante,
per condividere un meritato momento di relax.

Ebbene sì, maggio non è forse il mese delle rose? In questo periodo le rose sbocciano rigogliose, annunciando con i loro meravigliosi colori ed il loro profumo inebriante l’estate ormai alle porte. Orbene da noi questo soave lasso di tempo si è un po’ allungato ed abbiamo notato che, tra amici e conoscenti, parecchi colgono l’occasione per festeggiare i risultati ottenuti in attesa delle meritate vacanze estive. Certo, perché le rose qui non crescono solo nei giardini, ma si trovano anche nei forni! Rose leggere e delicate come le altre ma dorate di zucchero grezzo, anch’esse profumate ma di un lieve aroma di vaniglia e di latte. Allora portiamo con noi queste specialissime rose e ed un po’ dell’atmosfera del mese di maggio lungo tutto il resto dell’anno. La citata torta di rose è “naturalmente” fatta con Lievito Naturale – cotta dopo aver lievitato per circa 8-10 ore – e contiene poco burro, perché è stato aggiunto dello yogurt alla ricetta originale. Ecco ottenuto un pan brioche al quale dare le forme più svariate e da arricchire con le farciture più fantasiose. Una farcia golosa che ho sperimentato per la torta di rose è composta da ricotta di pecora, zucchero, gocce di cioccolato, scaglie di mandorle e lamponi. Proposta recentemente in diverse occasioni e sempre gradita da tutti, forse persino più del classico ripieno di crema alla nocciola. Le ragioni, mi dicono, stanno nel fatto che la torta risulta dolce ma non troppo, con quel sapore di latte dato dalla ricotta, la forte connotazione del cioccolato fondente che arrotonda il gusto con il croccante delle mandorle e l’aspra umidezza dei lamponi. Se pensate anche voi che il risultato sia un dolce da provare allora più in là provvederò a postare la ricetta, invito invece a contattarmi tutti i milanesi che non hanno tempo di cucinare, anche per un semplice scambio di opinioni e curiosità tra appassionati – sia cuochi che degustatori.

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Vi sarete chiesti il motivo di questa “dotta” citazione latina. La risposta è molto semplice: finalmente, dopo un’assenza di qualche anno, tornerò a Roma! Mi è mancata davvero tanto! Mi vedo già arrivare alla Stazione Ostiense, fare un giro verso la Piramide Cestia e visitare – dopo tante mancate occasioni – il Cimitero Acattolico, con le tombe di Shelley, Keats e Gramsci. Un giro al nuovo mercato di Testaccio è d’obbligo e poi c’è solo l’imbarazzo della scelta. Da un lato mi tenta Trastevere con le sue vie caratteristiche, le chiese, l’atmosfera allegra e popolare, le botteghe…quando sono lì infatti assaggerei tutto! Mi piacerebbe visitare l’Excubitorium ma ho visto che purtroppo è chiuso. Ma proseguo col pensiero verso l’Aventino e le sue splendide ville, una visita a Santa Sabina ed alla Basilica dei SS. Bonifacio e Alessio e, la scontata scappata all’Occhio al Buco con relativa foto. Una capatina al Giardino degli Aranci ed ecco Santa Maria in Cosmedin. Mi piacerebbe molto visitare anche il Mitreo del Circo Massimo…ma sarà possibile?! Rivedo il Teatro di Marcello e mi sembra di esserci stata ieri, sapete che ho sempre desiderato visitare l’Insula dell’Ara Coeli? Proseguo il mio tour immaginario e mi vedo di nuovo con la mia granita al caffè con panna beandomi alla vista del Pantheon, e poi avanti verso San Luigi dei Francesi e Caravaggio. Mi piace fare il “Caravaggio Tour” a Roma, quale altra città al mondo offre tanti capolavori gratuitamente? Amo bighellonare pigramente in Piazza Navona ammirando, tra le altre cose, la Fontana dei Fiumi di Bernini e la Chiesa di Sant’Agnese. Un’altra zona dove voglio assolutamente tornare è Campo de’ Fiori, è da quando manco che mi propongo di pranzare in un certo ristorante della zona proprio per ammirare una parte del Teatro di Pompeo. In caso contrario posso sempre recarmi in un antico forno poco lontano per assaggiare la loro famosa pizza, rigorosamente rossa nel mio caso. Termino la mia visita virtuale col mio rituale saluto a Castel Sant’Angelo – dove spero di riuscire a vistare il Passetto di Borgo – uno sguardo al sole morente che dona sfumature oro e rosa alle maestose colonne del Bernini e mi allontano facendo scorta di spezie e caffè in Via Cola di Rienzo…

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La pizza alta con lievito madre, croccante fuori e morbida dentro

28 mercoledì Mag 2014

Posted by Admin in Lievitati Salati

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Domicilio, genuino, Lievito Madre, Milano, pizza, pizza alta e soffice, pizza in teglia, prodotti da forno, semplice

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Ebbene sì, lo ammetto, ho una passione folle per gli esperimenti…culinari e non solo! Tra l’altro, mi piace pasticciare anche con le erbe e avendo un chimico in casa come potrei non approfittarne?! Ma questa è un’altra storia e ve la racconterò presto, prestissimo. Come immaginerete, uno dei miei soggetti preferiti per prove “di laboratori culinari” è la pizza, con tutti i suoi affini e derivati naturalmente. Ma a chi non piace la pizza? Anni fa in America qualcuno mi disse che credeva che fosse di origine greca! Orrore!! Mi sono subito affrettata ad informare l’ignara ragazza che è l’Italia la patria di questa semplice pietanza amata e conosciuta in tutto il mondo. Bisogna essere fieri anche di queste piccole cose, no? E’ una cosa che ho sempre pensato e che i lunghi soggiorni americani mi hanno confermato. Effettivamente, che si tratti di pizza tonda, bassa e croccante, alta e soffice o che si parli di focaccia genovese, pizza bianca o rossa, schiaccia, o focaccia pugliese non ho mai sentito nessuno rifiutare anche solo un assaggio. A mio parere il punto di forza di queste preparazioni sono la semplicità e la versatilità. Si possono gustare facilmente anche per strada e si sposano egregiamente con una serie infinita di ingredienti. Proprio come la pasta, di semola di grano duro – condita con fantasia e leggerezza – è un piatto buono e salutare. A mio avviso la cosa fondamentale per pizze e focacce è la lenta lievitazione, altrimenti il rischio di trovarsi un peso nello stomaco, e magari anche qualche altro fastidio, è piuttosto alto. Fortunatamente non sono intollerante, ma sono stati anche piccoli problemi di salute ad avvicinarmi a questo mondo, oltre alla difficoltà a reperire certe tipologie di pizze e focacce qui a Milano. Come si dice, se Maometto non va alla montagna… E quindi ecco di seguito la pizza alta con lievito madre, croccante fuori e morbida dentro. Una delle tante ricette che ho provato, ora diventata tra le favorite da offrire a chi ama questo tipo di pizza. La versione nella foto contiene solo farina di grano tenero, ma ho provato anche a mischiarci semola di grano duro e farina di farro e devo dire che sono piaciute molto anche queste varianti. Qualcuno ha provato anche a surgelarla, con ottimi risultati, mi è stato detto.

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La riscossa del pan brioche all’olio, ovvero il richiamo del lievito madre

13 martedì Mag 2014

Posted by Admin in Lievitati Dolci

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colazione, dolci, Domicilio, genuino, Lievito Madre, light, merenda, Milano, olio extra vergine di oliva, pan brioches, prodotti da forno, semplice, senza burro

Giorni fa stavo facendo, come sempre, il pane semi-integrale che consumiamo tutte le settimane e c’era – per così dire – il lievito madre avanzato dal rinfresco precedente che mi guardava tutto allegro e scoppiettante. Solitamente utilizzo il lievito “vecchio” per fare piadine, grissini, crackers e altro, però bisogna ammettere che adoro fare esperimenti, e il lievito madre è uno dei miei soggetti preferiti su cui sperimentare. Ovviamente il più delle volte cerco di resistere e mi sottraggo alle sperimentazioni, anche perché il prodotto delle citate sperimentazioni và comunque consumato e, sia per evitare chili indesiderati che per avere la gioia di condividere e commentare il risultato, mi piace distribuirne un po’ a familiari ed amici. Questa volta mi ero impuntata con il pan brioche, volevo farne uno molto semplice e, possibilmente un po’ più leggero del solito. Volevo sentire la pasta vellutata modellarsi e diventare sempre più liscia sotto le mie mani ed avvertirne il delicato profumo. Certo, è indubbiamente comodo usare l’impastatrice ma dà sempre una certa soddisfazione terminare l’impasto a mano o, quando è possibile, farlo completamente a mano. Equipaggiata infine della mia decisione mi accingo a preparare anche gli ingredienti necessari per la sperimentazione: latte parzialmente scremato, zucchero di canna, farina, semi di vaniglia, ricotta, un uovo, il nostro Olio EVO al posto del burro ed ovviamente il lievito madre. Essendomi convita a procedere un po’ tardi ho provveduto a fare la seconda lievitazione durante la notte cuocendo la mattina presto. Per adesso non riporto la ricetta perché vorrei rifarla scrivendomi bene tutte le dosi ed i passaggi in modo da non dire castronerie. Mi capita spesso che, presa “dall’ispirazione”, mi dimentico di scrivere cosa ho combinato, ma ricordando e riprovando il più delle volte ritrovo la strada. Per essere la prima volta che provo a fare così il pan brioche sono abbastanza soddisfatta, è venuto molto soffice e poco dolce, un supporto perfetto per miele, confetture o nutella. La prossima volta vorrei provare a dargli di un’altra forma, per questa volta mi sono attenuta al classico, che non si sbaglia mai.

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Domicilio …ad hoc

12 lunedì Mag 2014

Posted by Admin in Domicilio, Feste ed Eventi

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cioccolato fondente, colazione, dolci, Domicilio, focaccia, genuino, Lievito Madre, merenda, Milano, prodotti da forno, semplice, senza burro

Quei pochi giorni di vacanza, quando capitano ponti durante varie festività, sono una preziosa occasione per rilassarsi e, perché no, stare un po’ tutti insieme all’aria aperta. La primavera, insieme all’autunno, è secondo me una delle stagioni più incantevoli e, se abbiamo l’opportunità, è bello uscire dalla città per tuffarsi per qualche ora tra il verde e il sole tiepido ma non ancora troppo caldo. Una prospettiva interessante anche per più piccoli, che possono divertirsi, stare in compagnia e bearsi del diretto contatto con la natura, sotto l’occhio attento ma più disteso dei genitori. Questo è il caso di una nostra conoscente, che di solito si serve da noi, e che richiede abitualmente golosità caserecce e naturali che gratificano i piccoli e permettono agli adulti – attenti a linea e salute – qualche rinuncia in meno. Vista l’allegra e specialissima occasione, la scelta è stata rapidamente orientata verso prodotti facilmente trasportabili, digeribili ed amati sia dai grandi che dai piccini. L’ultima ed importante considerazione da fare è quella che ci aveva portate ad incontrarci: l’intolleranza al lievito di birra e, conseguentemente, la ricerca di prodotti naturali. Come abbiamo già detto, l’uso del lievito madre e la lievitazione lenta rendono il risultato finale particolarmente leggero, adatto anche a chi ha intolleranze o vari problemi di digestione. La domanda ora sorge spontanea. Perché il lievito madre è così digeribile e leggero? I batteri del lievito di birra, i Saccharomyces cerevisiae agiscono soltanto mediante la fermentazione alcolica, producendo appunto alcool ed anidride carbonica. Il lievito madre invece agisce anche attraverso una fermentazione lattica, in quanto contiene in più i Lactobacilli, batteri artefici della trasformazione degli zuccheri in acido lattico. Questo processo è responsabile della caratteristica acidificazione degli impasti fatti con lievito madre e conferisce loro quell’aroma e quel gusto così peculiari. I suddetti microrganismi trasformano le sostanze più complesse in sostanze semplici e, insieme alla lunga fermentazione, rendono il prodotto finale facilmente digeribile. La pasta madre inoltre favorisce la distruzione dei fitati, sostanze considerate antinutrienti che sono contenute negli strati esterni del chicco di grano e che impediscono l’assimilazione intestinale di calcio, ferro e zinco.
Ora bando alle ciance! Aggiungo un paio di foto delle nostre preparazioni inviandovi un piccolo assaggio virtuale. Certo, sarebbe bello poter sentire i profumi e magari anche cogliere le diverse consistenze attraverso il web, ma visto che per ora ciò non è ancora possibile ci accontentiamo di postare le foto ed invitarvi a contattarci per qualunque informazione o curiosità.
Ecco una parte dei pan goccioli (22 €/kg) fatti con lievito madre pronti per partire ed essere gustati con voracità da bimbi affamati. Questa ricetta non contiene grassi animali, come deciso precedentemente, ma solo Olio Extra Vergine di Oliva di nostra produzione. E dopo ventiquattr’ore di attesa il risultato…

PangoccioliconLievitoMadre

Qui invece abbiamo la Focaccia di Recco ( 19 €/kg), fatta sempre con il nostro Olio e personalizzata con mozzarella ben strizzata e formaggio branzi. Ne abbiamo anche una seconda versione, non fotografata, con l’aggiunta di prosciutto cotto alla brace.

reccoOk
Mi “azzardo” a citare ancora una volta la nostra simpatica conoscente che, chiedendole come si trovasse con il domicilio a Milano di torte e lievitati vari ha risposto che:
– è possibile ordinare tranquillamente da casa tramite telefono o e-mail
– è possibile richiedere la personalizzazione del prodotto in base alla nostra ricetta ed alle vostre richieste
– è garantita la freschezza e la naturalezza dei prodotti acquistati in quanto preparati appositamente per Voi con ingredienti sani e genuini
– è una soluzione originale e chic per risolvere compleanni, merende, pomeriggi con il thé delle cinque, cene, colazioni e qualunque altra occasione possa venire in mente!
– ultimo ma non meno importante: la possibilità di ricevere tutto tranquillamente a domicilio senza stress, corse e traffico
Se vi abbiamo un po’ incuriosito non esitate a contattarci tramite il box in alto a sinistra.

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Brioches Cornetti con Lievito Madre: il gusto giusto a domicilio

17 lunedì Mar 2014

Posted by Admin in Lievitati Dolci

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Brioches, colazione, Cornetti, dolci, dolci a domicilio, Domicilio, genuino, Lievito Madre, merenda, Milano, prodotti da forno

BriochesconLievitoMadre

Il Lievito Madre, chiamato anche Lievito Naturale, Lievito Acido, Pasta Madre o Pasta Crescente, altro non è che un semplice impasto di acqua e farina lasciato fermentare spontaneamente con l’aggiunta di zuccheri (frutta, miele, yogurt, ecc..). L’utilizzo del Lievito Madre rende le nostre brioches particolarmente leggere e digeribili, dall’aroma e dal sapore caratteristici che solo la lenta lievitazione e l’uso di prodotti di qualità sanno dare. Le nostre brioches vengono preparate principalmente con Farina 0 e Farina 1 (alternative più sane alla Farina 00) e quando il gusto e la preparazione lo consentono aggiungiamo Farine Integrali come quella di Farro. Questa ricetta in particolare è realizzata con pochissimo burro, in modo da ridurre al massimo l’apporto di grassi, con zucchero di canna invece che con il più raffinato zucchero bianco e con latte crudo alta qualità (preventivamente pastorizzato da noi). La farcitura in questo caso è costituita da goloso e semplice cioccolato fondente, facilmente sostituibile con marmellata o crema. Occorrono due giorni di lenta lievitazione per ottenere un prodotto sano, gustoso e digeribile. Scateniamo allora la nostra fantasia e proviamo nuove ricette e possibilita! Con la stessa attenta lavorazione la stessa passione prepariamo Trecce di Pan Brioches allo yogurt, Torte di Rose dolci o salate, Corone di Pan Brioches aromatizzate e farcite, Brioches alla Ricotta e molte altre golosità. Perché il domicilio a Milano? Perché in una città dove si è sempre di corsa, dove il tempo non è mai abbastanza, dove il lavoro o gli impegni assorbono sempre la quotidianità, i dolci a domicilio a Milano vi permettono di risparmiare tempo prezioso e di avere direttamente a casa vostra un dolce “fatto come una volta”. I dolci a domicilio a Milano rappresentano un’alternativa originale e di gusto per un compleanno, una festa, una ricorrenza, una domenica speciale o una merenda diversa oppure semplicemente per rilassarsi o finire bene la giornata. Il domicilio garantisce inoltre la freschezza del prodotto, in quanto preparato appositamente per voi, e dove possibile ne permette la personalizzazione. Vale a dire che, sulla base delle nostre ricette, potremo discutere insieme circa la farcitura, gli ingredienti di stagione e quant’altro possa passarci per la mente. Amiamo avere le mani in pasta e siamo costantemente a caccia di materie prime di qualità, ci piacciono i sapori di una volta ma adoriamo anche scoprire e sperimentare. Utilizziamo solo il nostro Olio Extra Vergine di oliva, che accompagna con dolcezza tutti i nostri piatti. Facciamo da noi latte condensato e creme al cioccolato, per ottenere un sapore più autentico e naturale possibile. Abbiamo da poco sperimentato con successo la produzione casalinga di liquori, preparando il limoncello e la crema al limoncello, per rendere ancora più unico il sapore dei nostri dolci. Tutto ciò si è lentamente trasformato in una filosofia di vita e uno dei fattori scatenanti è stato proprio il Lievito Madre. Vederlo crescere, sentirne il profumo e gustarne il sapore unico è qualcosa di magico, quel qualcosa che desideriamo condividere e mettere in tutto ciò che cuciniamo – lievitato o altro.

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