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Tra i frutti più golosi della stagione invernale non possiamo dimenticare la castagna. Certo, perché l’inverno non porta solo freddo e grigiume! In attesa della primavera – che indubbiamente a volte ci appare davvero lontana – possiamo “consolarci” con arance, mandarini, kiwi, cachi, uva, banane, melograno e castagne naturalmente! Senza contare che, a mio parere, il clima tipicamente invernale è parte integrante dell’atmosfera natalizia. L’albero di castagno è stato a lungo considerato una vera e propria risorsa e, specialmente nelle località montane, chi possedeva un castagno era considerato benestante. I suoi frutti, calorici ed energizzanti, hanno rappresentato per lungo tempo una preziosa fonte di sostentamento: le castagne infatti potevano essere consumate essicate e mangiate con il latte a colazione, potevano essere macinate ed utilizzate per preparare pasta, polenta o minestre, potevano infine diventare dolci golosità come la crema di castagne o il famoso “Castagnaccio”. Per la versatilità in cucina e la lunga conservazione dei suoi frutti, le popolazioni montane hanno dato al castagno l’appellativo di “albero del pane”. Purtroppo ai nostri giorni la castagna pare essere divenuta invece un cibo di lusso a causa di una terribile vespa cinese, detta Cinipide, diffusa accidentalmente in Italia dal 2002. A giugno la femmina della Cinipide deposita le uova nelle gemme, nella primavera successiva la larva si sviluppa determinando un arresto dell’evoluzione della gemma e la formazione della caratteristica “galla” (una sorta di rigonfiamento tondeggiante). L’introduzione del suo antagonista naturale, il Torymus sinesis, stà dando risultati incoraggianti, ma ci vorranno anni prima che la situazione possa tornare alla normalità. Le prime coltivazioni di castagno risalgono al IX secolo a.C., sono infatti stati trovati dei resti tra il Mar Caspio e il Mar Nero. La coltivazione di questa pianta si diffonde rapidamente dall’Asia Minore fino in Grecia, tanto che anche il poeta Omero e lo storico Senofonte ne parlano nelle loro opere. Dalla Grecia le piantine di castagno vengono presto importate anche in Italia, dove il castagno trova un clima favorevole al suo sviluppo. Terenzio nel I secolo a.C. racconta nel suo “De re rustica” che le castagne venivano vendute nei mercati di Roma ed erano offerte insieme all’uva dai giovani alle loro innamorate. In seguito i Romani, con l’espandersi dell’Impero, lo diffusero in tutta Europa. Le castagne sono ricche di vitamine, tra cui troviamo la vitamina A, le vitamine del gruppo B – tra cui l’acido folico, importantissimo in quanto previene le malformazioni fetali – e le vitamine C e D. Le castagne sono inoltre una ricca fonte di minerali utili per il nostro benessere (potassio, fosforo, zolfo, sodio, magnesio, calcio e cloro) e sono anche un valido alleato per la nostra bellezza! Infatti questo frutto ha elevate proprietà astringenti ed è un ottimo anti-age in quanto aiuta ad attenuare le micro rughe ed a tendere la pelle. Possiamo coccolarci con un’ottima maschera purificante schiacciando delle castagne bollite con del succo di arancia fino ad ottenere una consistenza cremosa, spalmiamo poi su tutto il viso e lasciamo in posa per circa 15/20 minuti. Le castagne bollite e schiacciate aiutano anche a donare luminosità e forza ai nostri capelli, basta aggiungere dell’olio di germe di grano (o del semplice olio di oliva) e – se lo avete in casa – dell’henné neutro. La farina di castagne infine può diventare anche un efficace scrub, sempre mescolato all’olio extra vergine di oliva. Applicare su viso e corpo massaggiando delicatamente e poi sciacquare molto bene. La pelle sarà liscia, idratata e libera dalle cellule morte. Ecco infine la ricetta della torta di castagne e caffè…
Ingredienti per una teglia da 24 cm:
400 gr di castagne lessate e schiacciate
150 gr di farina
50 gr di fecola
2 uova
190 gr di zucchero
100 ml di Olio EVO
125 gr di yogurt al caffè
1 tazzina di caffè ristretto
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale
Lessare le castagne e schiacciarle molto bene fino ad ottenere una purea che sia il più uniforme possibile. Versare il tutto in una ciotola ed aggiungere lo yogurt, l’olio, il pizzico di sale e la tazzina di caffè. Lavorare gli ingredienti fino a raggiungere un risultato omogeneo. In un secondo contenitore montare le uova con lo zucchero ed aggiungerli al composto di castagne. Setacciare ora la farina, la fecola, il lievito e la vanillina ed aggiungerli a più riprese all’impasto mescolando delicatamente. Versare nello stampo imburrato ed infornare a 180° per 30/35 minuti. Si può eventualmente servire con una mousse cioccolato e caffè oppure una crema alla ricotta con nocciole e gocce di cioccolato.