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Liquore alla Genziana

Avevo deciso per quest’anno di accompagnare il Dolce di Natale (descritto nel post “Il nostro Tronchetto…un po’ di Natale e un po’ floreale”) con un liquore particolare e diverso dal solito. La mia passione per gli agrumi in generale ed il limone in particolare era già ampiamente nota (ne ho già parlato nel post “Il primo liquore non si scorda mai…Limoncello e Crema al Limoncello con Limoni di Sicilia”), per stupire i miei commensali dovevo quindi pensare a qualcosa di singolare. Non avevo dubbi sul fatto che doveva trattarsi di un liquore digestivo, particolarmente adatto dopo i ricchi pasti di Natale e Capodanno, un amaro che potesse sorprendere anche l’ospite più esperto. Girovagando sul web alla ricerca di erbe ed ingredienti per la mia cosmesi naturale, mi sono imbattuta nelle Radici di Genziana Biologiche: ecco l’idea che cercavo! Mi sono dunque precipitata nella mia erboristeria di fiducia per ordinarne un po’, visto che avevo ancora – nei cassetti della memoria – il ricordo di questo liquore dal bellissimo colore ambrato e dal caratteristico profumo. Il sapore – ho scoperto poi – è davvero unico, da amatori!

Poiché ricordavo davvero poco, ho deciso di fare una breve ricerca su questa radice. In fondo è utile – e anche divertente – sapere qualcosa di più su quello che ci mettiamo nel piatto… o nel bicchiere. La Genziana è una pianta perenne che può raggiungere anche 1 mt. di altezza e che cresce spontaneamente nei prati d’alta quota dei nostri monti. Il nome trae probabilmente la sua origine da Genzio, re dell’Illiria e artefice della scoperta delle virtù della pianta già nel II° sec. a.C. La parte utilizzata è la radice, che viene solitamente essiccata e di cui si sconsiglia la raccolta, sia perché si tratta di una specie protetta, sia perché è facile scambiarla con delle piante molto simili ma tossiche. La radice di genziana ha spiccate proprietà digestive, diuretiche, antibiotiche e tonificanti. Aiuta inoltre a regolare le funzioni intestinali, stimola l’appetito, rafforza il sistema immunitario ed è utile infine in caso di debolezza o convalescenza. In cosmetica la radice di genziana è utilizzata per detergere pelli grasse o lentigginose. Il decotto può diventare un ottimo tonico purificante ed antimacchia per il viso e le mani: basta bollire 200 ml di acqua e lasciare in infusione un cucchiaino di radice di genziana e – se li avete in casa – anche della bardana e del tarassaco, filtrare e aggiungere in ultimo qualche goccia di limone. Il tonico è pronto! Massaggiamo mattina e sera con un dischetto di cotone e conserviamo in frigo per alcuni giorni. Il trattamento lascia la pelle pulita e luminosa e – se ripetuto nel tempo – aiuta ad attenuare macchie ed efelidi. Concludendo vediamo ora la ricetta (che ho visto qui)del liquore…

Ingredienti:

1 lt. di vino bianco secco

25 gr. di radice essiccata di genziana

Un pezzo da 1 cm di cannella

200 gr di zucchero

200 ml di alcool

Mettere in infusione nel vino le radici essiccate di genziana con la cannella per 42 giorni. Lasciare al riparo dalla luce e giornalmente agitarne il contenuto. Al termine di questo periodo aggiungere direttamente nel vino 200 gr di zucchero e scuotere bene fino a completo assorbimento. Unire ora i 200 ml di alcool puro, mescolare e lasciar riposare nuovamente il tutto per circa 30 giorni. Scaduto il mese filtriamo aiutandoci con una garza e lasciamo riposare per altri 30 giorni prima di consumare.

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