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Come lo scorso anno, anche questa volta per Natale ho preparato dei pensierini e regali “fai da te”, questo perché credo che – riuscendo a trovare il tempo – un regalo di Natale fatto da noi dà maggiore significato al dono, specialmente per le persone a noi più vicine. Naturalmente non sempre è possibile fare un regalo “homemade”, in questi casi cerco di “studiare” le persone e capire le loro preferenze, in modo da fare un dono che sia quantomeno gradito o – nel migliore dei casi – che si tratti di qualcosa che magari cercavano e desideravano.
Anche quest’anno ho pensato di preparare dei regalini semplici che, spero, saranno graditi e consumati: confettura di albicocche o ciliegie, biscottini profumati, saponi e setose creme corpo. Inoltre, avendo a disposizione dei meravigliosi ossidi e delle brillantissime miche, ho pensato di regalare qualche ombretto fatto da me (di cui pubblicherò più in là le foto), in modo da cercare di “gratificare” anche le appassionate di make-up.
Tra le varie preparazioni natalizie però, ce n’è una davvero speciale, che è stata fissata addirittura lo scorso Natale, per prendere poi forma a fine giugno e vedere infine la luce in questo periodo. Il protagonista dello scorso Natale è stato Il Liquore alla Genziana o Genzianella, un vino liquoroso leggero e digestivo, che col suo gusto peculiare e il suo aroma intenso ha piacevolmente concluso i “banchetti natalizi”. Per queste festività natalizie invece, abbiamo scelto un liquore completamente diverso: il nocino, dal gusto particolarmente ricco e corposo, proprio come la sua consistenza ed il suo color marrone brunito. Come da tradizione, abbiamo raccolto le noci il giorno di San Giovanni, le abbiamo tagliate e messe a fermentare qualche giorno nello zucchero e poi abbiamo aggiunto l’alcool. E’ stato bello vedere il liquore che lentamente prendeva forma, osservarlo giorno per giorno cambiare colore e spessore e guardarlo mentre gradualmente maturava. La ricetta che ho seguito è quella dell’Ordine del Nocino Modenese, che riporto qui di seguito.
Ingredienti:
1 lt. di alcool 95° buon gusto
1000 gr di zucchero
1 kg di noci
Facoltativi:
Chiodi di garofano e cannella (che io ho deciso di omettere perché – come dicono sul sito – poco è già molto)
La raccolta delle noci deve essere fatta, come già detto, nel periodo della Festa di San Giovanni (che cade il 25 Giugno).
Dopo la raccolta le noci devono essere tagliate in 4 parti (facendo attenzione a non staccare il mallo dalla noce stessa) e poste all’interno di un grosso contenitore di vetro. Chiudere ed esporre al sole per 1-2 giorni, avendo cura nel mentre di mescolare il contenuto.
Passato questo tempo è possibile procedere e versare quindi l’alcool buongusto (e gli eventuali aromi) nel contenitore di vetro con le noci e lo zucchero. Posizionare il barattolo di vetro in una zona della casa parzialmente esposta al sole, ricordandosi poi di scuotere e mescolare giornalmente il prodotto, in modo che i sapori e gli aromi si possano ben amalgamare.
Trascorsi 60 giorni possiamo filtrare il tutto in bottiglie scure e lasciar “decantare” finché non è giusto il momento di offrirlo, nel mio caso a Natale.
Il nocino si conserva in un luogo fresco e asciutto e, naturalmente, più riposa più diventa buono.
Buon Nocino a Tutti!
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