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Torta Magica alla Zucca con Spezie d’Autunno

19 mercoledì Ott 2016

Posted by Admin in Ricette con la Zucca, Torte magiche/Magic cakes

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Torta Magica alla Zucca con Spezie d'Autunno

Il tempo passa in fretta ed Halloween è più vicino di quello che può sembrare, così – dopo la Cheesecake alla Zucca dello scorso anno (ed i Biscotti Morbidi alla Zucca dell’anno precedente) – ho deciso di “adattare al periodo” un altro dolce americano che amo particolarmente: la Torta Magica!

Come ho già detto più volte, la zucca è uno degli ingredienti che amo di più di questa stagione e, poiché è l’ortaggio tipico di Halloween, ho pensato che fosse logico e naturale abbinarla ad un dolce speciale come la Torta Magica.  Effettivamente, anche “la prova assaggio” ha confermato la buona riuscita di questo accostamento: la consistenza unica della Torta Magica si sposa meravigliosamente con quella tipica della zucca e devo infatti ammettere che l’esperimento è piaciuto proprio a tutti.

Allo scopo di arrotondare il gusto particolare di questo dolce, ho scelto di aggiungere un cucchiaio del nostro Nocino Fatto in Casa, oltre ad alcune spezie che tradizionalmente si accompagnano alla zucca.  Il risultato è un tripudio quasi irresistibile di aromi e sapori che davvero parlano di autunno. L’unica accortezza è utilizzare le spezie in quantità davvero infinitesimale, altrimenti il rischio è che coprano tutto il resto, incluso il gusto della zucca.

Last but not least, questa volta ho preferito ridurre leggermente i tempi di cottura, portandoli da 70 a 60 minuti, proprio per accentuare ulteriormente la cremosità della torta. Naturalmente nella ricetta le tempistiche sono corrette, così da poter scegliere quella che riterrete l’opzione migliore.

Vediamo infine la ricetta della Torta Magica alla Zucca con Spezie d’Autunno…

Ingredienti per una teglia 20×20:

250 gr di zucca mantovana (peso a crudo, privata della scorza)

3 uova a temperatura ambiente

120 gr di zucchero

400 ml di latte intero tiepido

1 cucchiaio di acqua fredda

1 cucchiaino di succo di limone

1 pizzico di sale

1 cucchiaio di Nocino

125 gr di burro

115 gr di farina

1 pizzico di vaniglia

1 pizzico di zenzero in polvere

1 pizzico di cannella

1 pizzico di noce moscata

1 pizzico di pimento

1 pizzico di chiodi di garofano in polvere

Pulire, lavare la zucca e tagliarla a fettine più o meno dello stesso spessore. Posizionare le fettine di zucca su una teglia rivestita da carta forno e cuocere a 180° per 10-12 minuti (deve potersi infilzare facilmente con una forchetta ma non deve sfaldarsi). Quando la zucca si è intiepidita tagliare le fettine a dadoni e frullare con l’ausilio di un robot in modo da ottenere una purea.

Scaldare leggermente il latte in un pentolino e fondere il burro a fiamma bassa, quindi lasciare che entrambi intiepidiscano a temperatura ambiente.

Rompere le uova – che saranno rigorosamente a temperatura ambiente – e separare i tuorli dagli albumi, accantonare temporaneamente questi ultimi per montare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.

Sempre continuando a montare unire il cucchiaio d’acqua, la vaniglia, il Nocino (se vi piace) e tutte le altre spezie, aggiungendo anche il pizzico di sale e il burro fuso ormai freddo.

Addizionare la farina accuratamente setacciata e la purea di zucca, facendo molta attenzione ad evitare la formazione grumi. Versare a filo il latte tiepido e mescolare per amalgamare il tutto.

Montare a neve non fermissima gli albumi, aggiungere il succo di limone (o aceto di vino bianco) ed incorporarlo al resto degli ingredienti, avendo cura di mescolare dal basso verso l’alto per non smontare la meringa.

Rovesciare il composto nella teglia precedentemente imburrata e cuocere a 170° per 70 minuti.

Lasciar riposare per almeno un paio d’ore in frigorifero prima di consumare.

La nostra Torta Magia alla Zucca e Spezie d’Autunno è pronta!

Buon Halloween a Tutti!

 

 

 

 

 

 

 

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Batuffoli senza glutine alla zucca e mandorle

09 sabato Gen 2016

Posted by Admin in Biscotti, Dolci e Torte per la Colazione, Dolci senza burro, Ricette con la Zucca, Senza glutine

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Biscotti senza glutine con Zucca e Mandorle

Le festività sono terminate, si ritorna – purtroppo o per fortuna? – ai ritmi ed alle abitudini della vita quotidiana e, poiché credo sia giusto tenersi in forma ma non punirsi eccessivamente, ho pensato a questi biscottini particolarmente leggeri e fragranti, perfetti per togliersi la voglia di dolce senza troppi sensi di colpa. Si tratta di biscotti adatti a tutti – anche a chi soffre di allergie ed intolleranze – perché sono senza glutine, senza lattosio, senza uova, senza burro e senza olio…insomma, se vi piace la zucca vale la pena provarli almeno una volta! In questo caso lo zucchero è sostituito dalla Stevia abbinata a del miele, questo perché non essendo molto abituata al gusto della Stevia, ho pensato di “ammorbidirne” il sapore con qualcosa che conoscevo bene… naturalmente la scelta non poteva che ricadere sul miele! Ovviamente è possibile sostituire la Stevia con del normale zucchero bianco, 50 gr circa sono sufficienti; in ogni caso potete eventualmente assaggiare – come ho fatto io – ed aggiungere la quantità di zucchero che più vi aggrada (anche perché la zucca può essere più o meno dolce).

Vediamo infine la semplicissima ricetta…

Ingredienti per una ventina di biscotti:

320 gr di zucca mantovana

50 gr di farina di mandorle

100 gr di farina di riso

4-5 cucchiai di latte di riso

½ bustina di lievito per dolci

60 gr di miele

20 gr di Stevia in cristalli

Zucchero a velo per spolverare

Pulire ed affettare la zucca, sistemare le fette su una teglia ricoperta da carta forno e cuocere a 180° per 15 minuti circa. Lasciar intiepidire quindi tagliare la zucca a tocchetti, successivamente rovesciarli in una padella antiaderente con 4-5 cucchiai di latte di riso e cuocere per pochi minuti, finché la zucca non si ammorbidisce e si infilza facilmente con la forchetta.

Frullare la zucca con il robot o il minipimer e versare la purea ottenuta in una terrina, a cui uniremo la farina di mandorle, la farina di riso, il lievito, il miele ed i cristalli di Stevia. Mescolare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto ben amalgamato.

Con le mani ben infarinate formare delle palline, dopodiché disporle su una teglia ricoperta di carta forno, spolverare con zucchero a velo e cuocere a 180° per 15 minuti circa.

I Batuffoli senza glutine di zucca e mandorle sono pronti!

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Muffin alla zucca con farina di kamut e gocce di cioccolato

11 mercoledì Nov 2015

Posted by Admin in Dolci al Cioccolato, Dolci e Torte per la Colazione, Dolci senza burro, Muffin, Ricette con la Zucca

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cioccolato, cioccolato fondente, colazione, cucina facile, cucina italiana, dolcetti, dolci, dolci con farina di kamut, Dolci con la Ricotta, Dolci con la zucca, dolci facili, dolci leggeri, dolci light, dolci morbidi, dolci per la famiglia, dolci semplici, dolci senza burro, dolci veloci, facile, genuino, light, merenda, Milano, muffin alla zucca, muffin con farina di kamut, muffin con gocce di cioccolato, muffin morbidi, muffin senza burro, muffin soffici, olio EVO, olio extra vergine d'oliva, prodotti da forno, ricette autunnali, ricette bambini, ricette con la zucca, ricette del risparmio, ricette facili, ricette muffin, ricette per la famiglia, ricette per tutti, ricette semplici, ricette veloci, semplice, senza burro, spuntino, zucca, zucca mantovana

Muffin Zucca e Gocce di Cioccolato

Dopo la Cheesecake alla Zucca ho deciso di riproporre l’accostamento zucca-ricotta-cioccolato rielaborata in chiave più semplice e leggera. La zucca – essendo molto versatile – si presta sia alla preparazione di dolci “importanti” come una Cheesecake delle Feste, che a dolcetti più semplici e “quotidiani”, come appunto dei Muffin con gocce di cioccolato. Questa ricetta si adatta a tutti perché pur essendo light risulta particolarmente gustosa, perfetta per colazione, merenda o per uno spuntino. Il gusto delicato della zucca abbinata alle gocce di cioccolato soddisferà i più piccoli, mentre la morbidezza, la velocità di esecuzione e la lista ingredienti soddisferanno i grandi…senza dimenticare che in questo modo ci si può concedere un dolcino in maniera sana.

Ingredienti per 12/14 muffin

320 gr di Zucca Mantovana

150 gr di farina di kamut

100 gr di farina 0

140 gr di zucchero

30 gr di miele

1 uovo

100 gr di ricotta vaccina

60 ml di Olio Extra Vergine di Oliva

70 gr di gocce di cioccolato fondente

1 bustina di lievito

1 pizzico di vaniglia

1 pizzico di sale

Pulire, affettare la zucca e cuocerla in forno a 180° per 15 minuti circa. Trascorso questo tempo tagliare le fette di zucca a dadoni e frullare con un robot. Otterremo una purea di consistenza piuttosto soda (il peso della zucca cotta è di 240 gr).

Riversare la purea di zucca in una terrina, unire la ricotta e stemperare fino ad ottenere una crema omogenea. Unire quindi lo zucchero, il miele, l’uovo, l’olio, il sale e la vaniglia, mescolando ogni volta per amalgamare gli ingredienti. Da ultimo aggiungere a più riprese le farine setacciate con il lievito, sempre mescolando per non formare grumi.

Trasferire il composto negli stampini imburrati avendo cura di riempirli solo per i 2/3 della loro capienza e cuocere a 180° per 20 minuti circa (controllare la cottura perché ogni forno è diverso).

I vostri Muffin alla zucca con gocce di cioccolato sono pronti!

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Focaccia Dolce all’Uva con Zucca e Noci

19 mercoledì Nov 2014

Posted by Admin in Lievitati Dolci, Ricette con la Zucca

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dolci, dolci a domicilio, Dolci con la zucca, focaccia dolce, genuino, licoli, Lievito Madre, Milano, noci, olio EVO, olio extra vergine d'oliva, prodotti da forno, schiacciata dolce fiorentina, semplice, senza burro, uva, zucca

FocacciaDolce Era da tempo che volevo provare questa ricetta, una delle tante che ci racconta di una Toscana che stà forse scomparendo. Tante pietanze della tradizione, della Toscana in generale e fiorentine in particolare, ci tramandano una cucina contadina, semplice, saporita ma allo stesso tempo povera e di recupero. Basti pensare alla Pappa col Pomodoro, alla Ribollita, alla Zuppa col Cavolo Nero, al largo uso di frattaglie e – non da ultimo – al famoso Panino col Lampredotto, che i fiorentini mangiano abitualmente mentre noi turisti assaggiamo con curiosità. Queste peculiarità le possiamo però ritrovare nella gastronomia di tutte le nostre regioni, caratterizzate anche dal sapiente utilizzo di prodotti locali, proprio quei prodotti e quella gastronomia che ci hanno resi celebri nel mondo. Forse nell’era della globalizzazione si rende necessario guardare ancora di più al Locale? Io credo di sì, specialmente se consideriamo la particolarità del percorso italiano nei secoli. La nostra storia, le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra musica operistica e la nostra arte rappresentano – che lo si voglia o no – la nostra identità e il nostro più grande patrimonio. Conoscere ed apprezzare queste cose significa, a mio parere, conoscere ed apprezzare noi stessi, un po’ come hanno sempre fatto tanti altri popoli sia in Europa che altrove. Certo, le cose da sapere sono tante, ma con un po’ di sana curiosità si arriva sempre ovunque! Nel caso specifico ho pensato di fare qualche ricerca sulle Arti in cui eccelleva la Firenze di un tempo. Ci restano testimonianze certe che già nelle antiche civiltà (come gli assiro-babilonesi, i cinesi, i greci e i romani) esistevano associazioni che riunivano gli appartenenti alla stessa categoria professionale allo scopo di avere un peso maggiore all’interno della società. In seguito alla caduta dell’Impero Romano – e fino all’avvento dei Comuni – furono i monasteri a custodire la sapienza degli antichi mestieri. Le Arti iniziarono a riunirsi in Corporazioni nel corso del ‘200, tra le prime troviamo proprio quelle artigiane che furono di fondamentale importanza per lo sviluppo economico ed artistico della città. A Firenze la prima Arte a costituirsi in Corporazione fu Calimala, cioè l’Arte della Lana, nata nel 1150, ma già nel 1193 si potevano contare ben sette corporazioni. Per iscriversi era necessario seguire delle regole precise: sostenere un esame specifico davanti ai membri dell’associazione, discendere da una famiglia appartenente alla stessa Corporazione e da ultimo bisognava pagare una tassa. Ogni Arte aveva il proprio Statuto, ossia un ordinamento che aveva a tutti gli effetti il valore della Legge, mentre nel 1312 venne istituito un Tribunale (detto della Mercanzia) il cui compito principale era quello di giudicare le cause relative ai fallimenti dei vari mercanti. Gli artigiani ed i mercanti fiorentini iniziarono presto a trattare e scambiare merci con tutta Europa. Tessuti semilavorati arrivavano dalla Fiandre e dalla Francia, mentre l’allume per la tintura giungeva da Oriente. In questo modo i fiorentini ricavavano le stoffe preziose per cui erano famosi nelle corti di tutto il continente. I membri delle varie corporazioni si ritrovarono a gestire importanti rapporti commerciali, cosa che li condusse in breve tempo al governo della Repubblica Fiorentina, avviando tutta una serie grandi opere che restano tutt’oggi a testimonianza dello splendore e della ricchezza raggiunti in quel periodo dalla città.

Apprestiamoci ora a parlare della mia rivisitazione della schiacciata o focaccia dolce all’uva.

Ingredienti (per una teglia di cm 30 x 22):

600 gr di uva nera

500 gr di farina

150 gr di licoli (rinfrescato e maturo)

1 cucchiaino di malto d’orzo

1 pizzico di sale

1 uovo

150 gr di zucchero

100 ml di latte

250 gr di zucca cotta al forno e frullata (peso a crudo)

40 ml di olio EVO

1 pizzico di cannella

Zucchero di canna per spolverare

40 gr di granella noci

Versare in una capiente ciotola il latte tiepido ed il cucchiaino di malto, rovesciare il licoli e mescolare con una spatolina in modo che faccia un po’ di schiumetta. Aggiungere l’uovo, un pizzico di cannella e la zucca frullata (lasciata scolare e privata della sua acqua), il tutto continuando a mescolare. Unire gradatamente la farina setacciata con lo zucchero e, sempre rimestando, versare l’olio EVO e il pizzico di sale. Lavorare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formare una palla e far riposare l’impasto per 30 minuti sulla spianatoia infarinata. Dopodiché dare un giro di pieghe a tre (come spiegato qui dal Maestro), disporre in una ciotola (precedentemente spennellata con Olio EVO) e coprire con pellicola trasparente. Far lievitare per almeno 3 ore nel forno spento con la luce accesa. A lievitazione avvenuta dividere l’impasto a metà e stenderlo sulla spianatoia, posizionare la prima metà nella teglia rivestita di carta forno, adagiare delicatamente gli acini d’uva, spolverare di zucchero di canna e ricoprire di granella di noci. Posare sopra l’altra metà di impasto, posizionare gli acini d’uva rimasti ben distanziati e spolverare sempre con lo zucchero di canna e la granella di noci. Lasciar lievitare nuovamente per almeno altre 3 ore, sempre in forno spento con la luce accesa. Cuocere a 180° per 40/45 minuti. Controllare la cottura, se la focaccia dolce dovesse brunirsi troppo coprire con della stagnola. FocacciaDolceFetta

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Plumcake zucca e amaretti con cuore di cioccolato (senza burro)

16 giovedì Ott 2014

Posted by Admin in Dolci senza burro, Plumcake, Ricette con la Zucca

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Plum cake alla zucca

Sfogliavo pigramente vecchie raccolte fotografiche – sia classiche che telematiche – ricordando con un mezzo sorriso quando festeggiavo Halloween in America, dove la ricorrenza è diventata talmente radicata e famosa che quasi dimentichiamo la sua origine irlandese (come abbiamo raccontato nel nostro post Biscotti morbidi zucca e cioccolato … a taste of Halloween). Mi avevano miracolosamente concesso qualche giorno di ferie per Halloween e avevo deciso, insieme alla mia amica Violet di New York, di visitare il New England in uno dei periodi più belli dell’anno. Quale momento migliore, pensai quindi, per visitare il luogo che di Halloween aveva fatto la sua bandiera? Stiamo naturalmente parlando di Salem, ordinata cittadina del Massachussets, che della “Caccia alle Streghe” aveva fatto un’attrazione turistica e che proprio ad Halloween si preparava per l’annuale assalto dei turisti. Provammo – senza troppa convinzione – a cercare un albergo in città ma alla fine fummo costrette a ripiegare sul paese più vicino. Notammo subito che i cittadini del luogo erano molto ben organizzati proponendo – soprattutto di sera – svariate attività come visite guidate presso le “Hauted Houses”, puntatine agli antichi cimiteri dei pellegrini, breve crociera delle cosiddette “Coste Infestate”, diversi spettacoli che ricordano le vicende 1692 e – per finire – una camminata lungo i luoghi protagonisti del “Witchcraft Hysteria” con guida in costume che ci narra gli i fatti avvenuti. Il centro inoltre straripava di infiniti e coloratissimi negozi che vendevano gadgets, maschere, costumi, ciondoli, essenze profumate, sfere di cristallo, pozioni, libri ed ogni sorta di “oggetto magico”. La città intera era in festa, gremita di una folla allegra e spumeggiante, e tutto ciò grazie alla capacità di rinnovo ed al fiuto per gli affari tutto americano. La fama sinistra di cui gode Salem deriva, come abbiamo già detto, da un’isterica Caccia alle Streghe avvenuta tra il 1692 ed il 1693. Quell’inverno alcune ragazze cominciarono a riunirsi per gioco cercando di prevedere il loro futuro. La rudimentale sfera di cristallo altro non era che un albume d’uovo sospeso in un bicchiere pieno d’acqua. Una di loro, Sarah Cole, dichiarò al processo di averci visto dentro uno spettro sotto forma di bara. In seguito le giovinette, tra cui la figlia e la nipote del parroco, iniziarono a comportarsi in modo strano: si lasciavano cadere a terra gridando, camminavano carponi emettendo suoni gutturali oppure rimanevano a lungo in silenzio fissando il vuoto. Molto preoccupato da questo eccentrico comportamento il reverendo chiamò il dottore del villaggio che tentò di curare le due ragazze con delle medicine, senza però alcun risultato. I due uomini dovettero concordare, alla fine, che si trattava certamente di un maleficio. Altre giovani cominciarono a comportarsi allo stesso modo: Mary Walcott e Susanna Sheldon ebbero le convulsioni, Ann Putman camminava a quattro zampe con strane movenze animalesche. Gli abitanti del villaggio premevano perché la faccenda fosse subito chiarita. Le ragazze coinvolte furono interrogate alla Casa delle Adunanze di Salem Villagge e vennero incitate a fare i nomi delle streghe o di coloro che erano posseduti dal demonio. Il 2 giugno entrò in aula Bridget Bishop, anch’essa sospettata di stregoneria in quanto gestendo una taverna ed indossando biancheria di pizzo urtava l’etica puritana. Fu giudicata colpevole e giustiziata il 10 giugno sulla sommità di una collina, oggi chiamata “Gallow Hill”.La Caccia alle Streghe diventò presto un fenomeno di proporzioni gigantesche, la strategia delle ragazze era sempre la stessa: gridavano il nome di una persona, la quale naturalmente al primo interrogatorio negava e quindi le adolescenti ricominciavano con i soliti attacchi isterici. Questa spirale di interrogatori, processi e condanne portò all’impiccagione di 19 persone, di cui almeno tre stimate e rispettate fino a quel momento. La febbre della Caccia alle Streghe portò inoltre all’arresto di oltre un centinaio di persone, durante i processi i raccolti e gli animali furono abbandonati, perché i proprietari erano in carcere o magari erano alle udienze per godersi lo spettacolo. Le forti critiche espresse dal reverendo Mather spinsero il governatore Phips a bloccare i processi. Il 12 ottobre il governatore britannico proibì ogni ulteriore incarcerazione o processo per stregoneria e sciolse la Corte. Ciononostante all’inizio del 1693 una Corte straordinaria riesaminò i casi di 52 persone: 49 detenuti furono assolti e a tre condannati fu commutata la pena, da allora non si verificò più alcun caso di stregoneria. Logicamente anche in Italia ci furono delle condanne per stregoneria, in posti più vicini di quello che possiamo pensare, come Cassano d’Adda o come il più famoso processo a Triora, in Liguria. Forse dovremmo seguire anche noi l’esempio di Salem, per riscoprire le mille sfaccettature della nostra storia e, perché no, per guadagnare denaro con quella che è la nostra più grande risorsa: il turismo. Vediamo ora la ricetta del Plum cake alla zucca con cuore di cioccolato.

Ingredienti:

Per il plumcake:
280 gr di zucca (peso a crudo) già cotta in forno e frullata
120 gr di zucchero
200 gr di farina 0
50 gr di farina di farro integrale
2 uova
60 ml di Olio EVO (nel mio caso autoprodotto)
20 amaretti sbriciolati
Una bustina di vanillina
Un pizzico di sale
Un cucchiaio di limoncello (in questo caso homemade)
Una puntina di cannella, di zenzero e di noce moscata

Per il ripieno:
150 gr di un formaggio morbido tipo Philadelphia
60 gr di zucchero fine tipo Zefiro
100 gr di cioccolato fondente fuso
Una manciata di amaretti e cereali da colazione triturati
Un pizzico di vaniglia
Un cucchiaio di liquore alla ciliegia

Per la copertura:
60 gr di zucchero a velo
40 gr di cacao amaro
Acqua bollente
Una noce di burro (facoltativo)

Versare le uova e lo zucchero in una capiente terrina e montarle a lungo finché diventano chiare e spumose. Aggiungere l’olio, il sale e il limoncello continuando a mescolare. Incorporare ora la zucca cotta e frullata insieme agli amaretti finemente sbriciolati continuando a rimestare. Unire infine le farine setacciate con il lievito, le spezie e la vanillina lavorando l’impasto dal basso verso l’alto.
Per il ripieno:Far sciogliere il cioccolato a bagnomaria tenendo il fuoco basso. Nel frattempo versare in una ciotola la Philadelphia, lo zucchero, il liquore e la vaniglia insieme agli amaretti e ai cereali accuratamente triturati. Mescolare per bene il tutto in modo da ottenere un composto ben amalgamato. Controllare il cioccolato e, quando è ben sciolto e cremoso, aggiungerlo al resto degli ingredienti rimestando velocemente. Versare circa la metà dell’impasto in uno stampo da plum cake già imburrato, rovesciare sopra il ripieno al cioccolato e versare nuovamente l’ultima parte di impasto. Cuocere a forno già caldo a 180° per 40/45 minuti.
Per la copertura (ricetta presa da Cookaround): Portare ad ebollizione poca acqua, al contempo mischiare molto bene lo zucchero a velo con il cacao amaro. Versare 2 cucchiai d’acqua nella ciotola con gli ingredienti secchi e girare fino ad ottenere una glassa liscia e senza grumi. A questo punto aggiungere una noce di burro a temperatura ambiente (nel caso si desideri ottenere – come me – una glassa più dura e compatta). Ricoprire completamente il plumcake (ormai freddo) con la glassa e lasciar riposare in frigo per un paio d’ore.

Plum cake alla zucca

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Un assaggio di Halloween con i biscotti morbidi zucca e cioccolato

30 martedì Set 2014

Posted by Admin in Biscotti, Dolci e Torte per la Colazione, Dolci senza burro, Ricette con la Zucca

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Biscotti morbidi zucca e cioccoalto

Finalmente è arrivata la stagione della zucca! Questa è una delle tante cose che attendo con piacere all’arrivo dell’autunno e che rientra senza ombra di dubbio nella lista dei miei ingredienti preferiti. La zucca è un ortaggio a basso contenuto calorico, dal gusto incredibilmente dolce e vellutato e – cosa non da poco – è estremamente versatile. Si presta ad infinite varianti: nei risotti, nella pasta, nelle zuppe, nel pane, come contorno, come ripieno o come “ingrediente segreto” per preparare dolci golosi che già sanno d’autunno. Naturalmente quando si parla di dolci che contengono zucca è impossibile non pensare ad Halloween. Memore dei miei soggiorni americani ho cercato quindi di ricostruire brevemente la storia di questa festa ormai divenuta famosa anche da noi. Il termine deriva dall’inglese arcaico ed è una contrazione di “All Hallow Eve”, ovvero la vigilia di Ognissanti. Questa festività affonda le sue radici nelle antiche tradizioni della cultura celtica, principalmente rintracciabili in Irlanda. Era usanza presso i Celti cominciare l’Anno Nuovo il 1° Novembre, quando terminava ufficialmente l’estate ed iniziava il lungo e freddo inverno. Questa fase di passaggio era considerata magica e festeggiata con il nome di “Samhain”, che in antico irlandese significa più o meno “fine dell’estate”. I colori che tipicamente caratterizzavano questa celebrazione erano l’arancio ed il nero, il primo per ricordare la mietitura mentre il secondo per simboleggiare il buio dell’inverno. Era infatti questo il tempo di ringraziare gli dei per il raccolto della terra, per il bestiame ben nutrito nei verdi pascoli estivi e per le scorte assicurate per l’inverno. I Celti credevano inoltre che in questi giorni il velo che divide il mondo dei vivi da quello degli spiriti si assottiglia, permettendo così alle anime dei defunti di raggiungere la terra dei viventi. Oltretutto era costume dei Celti considerare le Fate degli esseri maligni e pericolosi. Difatti si raccontava che durante la notte di Samhain le Fate erano solite fare degli “scherzetti” agli umani, i quali lasciavano sull’uscio di casa cibo e latte allo scopo di blandirle. Un’altra storia narra che l’origine del detto “Trick or Treat” risale al tempo dei primi cristiani che, in viaggio da un villaggio all’altro, elemosinavano un tozzo di pane detto appunto “il dolce dell’anima” e che per ogni pezzo ricevuto si recitava una preghiera per le anime dei defunti della caritatevole famiglia. Nonostante l’avvento del Cristianesimo i Celti rimasero fortemente attaccati alle loro tradizioni, fu così che Papa Gregorio Magno nell’835 spostò la Festa di Ognissanti al 1° Novembre, successivamente nel X secolo fu poi aggiunta la Festa dei Morti, che si celebra ancora oggi il 2 Novembre. La festività di Halloween arrivò in America nel XIX secolo insieme agli immigrati irlandesi, fuggiti dalla loro patria in seguito ad una grave carestia. Da allora il 31 Ottobre in America si decorano le case con scheletri, fantasmi e zucche sogghignanti mentre gruppi di bambini – travestiti per l’occasione – bussano alla porta dei vicini ponendo la fatidica domanda: “Trick or Treat?”. Veniamo dunque al sodo e passiamo alla ricetta dei biscotti morbidi alla zucca e cioccolato.

Ingredienti (dosi per 32 biscottoni):
200 gr di zucca (peso a crudo) già cotta al forno e frullata
180 gr di farina
40 gr di fecola
60 gr di olio EVO (nel mio caso autoprodotto)
1 uovo
1 bustina di vanillina
½ bustina di lievito per dolci
100 gr di zucchero
50 gr di noci
60 gr di gocce di cioccolato
Un pizzico di sale
Un pizzico di cannella
Un pizzico di zenzero
Un pizzico di noce moscata

In una ciotola setacciare la farina, la fecola e il lievito. Versare in una seconda ciotola la purea di zucca con lo zucchero e mescolare fino a far amalgamare il tutto, aggiungere poi l’uovo e l’olio e giriamo bene con le fruste elettriche. A questo punto uniamo a poco a poco la farina, la fecola ed il lievito setacciati, continuiamo a mescolare fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo. Addizioniamo poi le noci tritate grossolanamente, le gocce di cioccolato, il pizzico di sale e le spezie. Mescolare molto bene e, aiutandosi con due cucchiai, procedere a formare i biscotti posizionandoli ben distanziati su una teglia rivestita da carta forno. Cuocere a 180° per 15 minuti circa. Per una versione croccante è possibile omettere la fecola rimpiazzandola con la farina e sostituire l’olio con 80-90 gr di burro morbido. Se piace si può eventualmente aggiungere anche una manciata di muesli.

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